Il Gruppo TURATI si impegna quotidianamente per la tutela dell’ambiente, dei lavoratori, della collettività e per la prevenzione dei rischi, rispettando le procedure di Qualità, di Sicurezza e dell’Ambiente, quale obiettivo strategico e prioritario.
La qualità nella società ha sempre rappresentato un elemento essenziale del servizio e già dal 1999 la nostra azienda, una delle prime del settore a Verona, ha provveduto a certificare la propria organizzazione secondo lo standard internazionale della norma UNI EN ISO 9001.
La certificazione UNI ISO 39001 attesta che l’Organizzazione adotta un sistema di gestione con lo scopo di poter ridurre il numero di infortuni gravi e mortali derivanti da collisioni stradali.
La certificazione UNI ISO 45001 attesta che l’Organizzazione adotta un sistema di gestione in grado di migliorare la sicurezza, ridurre i rischi in ambito lavorativo e migliorare la salute e il benessere dei lavoratori, permettendo così di aumentare le performance in materia di salute e sicurezza.
Le certificazioni nella Turati sono interpretate come procedure indispensabili per il miglioramento continuo di tutti i processi aziendali, ad ogni livello organizzativo, con l’obiettivo di soddisfare in maniera efficace le richieste e le attese del cliente e delle altre parti interessate.
Per Turati lo sviluppo sostenibile presuppone il rispetto dell’ambiente e il miglior sfruttamento possibile delle risorse energetiche a disposizione.
Direttiva Seveso III D.Lgs. 26 giugno 2015, n. 105
La società è autorizzata fin dal 1989 alla gestione di prodotti chimici pericolosi delle varie classi applicando il D.Lgs. 26 giugno 2015, n. 105 “Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose”, in quanto deteniamo in stoccaggio sostanze pericolose ricomprese nell’allegato I.
La direttiva contiene norme utili a prevenire gli incidenti rilevanti e a limitarne le loro conseguenze per la salute umana e per l’ambiente. Elenchiamo qui di seguito solo alcuni studi e documenti necessari all’adeguamento normativo:
-Individuare i rischi di incidente rilevante;
-Redigere e risaminare ogni 2 anni il documento di Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti di cui all’articolo 7;
-Attuare il SGS (Sistema di Gestione della Sicurezza) di cui allo stesso documento;
-Trasmettere il RdS (Rapporto di sicurezza) all’autorità competente;
-Predisporre il Piano di Emergenza Interno;
-Collaborare con la Provincia per la stesura del Piano di Emergenza Esterno.
http://www.minambiente.it/pagina/la-direttiva-seveso-iii-decreto-legislativo-26-giugno-2015-ndeg105
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